mercoledì 27 luglio 2016

LA SARAGOLLA.

La Saragolla è un grano Khorasan (Triticum turgidum subsp. turanicum), un antenato del grano duro moderno, in origine coltivato nella fascia compresa tra l'Anatolia e l'Altopiano iranico e tra l'Egitto e la Mesopotamia e per questo conosciuto anche come “Grano degli Egizi” o “del Faraone”: fu introdotto in Italia, in Abruzzo per la precisione, da popolazioni protobulgare di provenienza medio‐orientale nel 400 d.C. Dal Medioevo in avanti numerosi documenti storici lodano le qualità dei grani chiamati “Saragolla”. Le varietà conosciute, infatti, erano diverse: la Zingaresca, la Bulgara, la Saragolletta del Sannio e quella che destava maggior interesse ovvero la Saragolla Turchesco, nota perché resistente ai parassiti, all’allettamento e alla stretta della ruggine. L’abbandono della coltura di questo grano, dalle particolari caratteristiche, comincia alla fine del ‘700, quando le conquiste coloniali e l’incremento demografico spostano l’attenzione verso l’importazione di grani duri molto produttivi dal Nord Africa e dal Medio Oriente, relegando la coltivazione della Saragolla nelle piccole proprietà contadine nella zona collinare del versante adriatico del centro Italia; qui i chicchi migliori erano conservati per la semina e questo, assieme alla coltivazione priva di aiuti chimici, ha conferito a questo grano caratteristiche uniche.

 
 http://www.marchigiando.it/it/blog/grano-saragolla-azienda-agricola-sabatino.html
 

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