mercoledì 30 luglio 2014

incontro nazionale economia solidale


incontro nazionale economia solidale


Pochi giorni fa a Collecchio c’è stato l’Incontro Nazionale dell’Economia SolidaleE’ un evento importante al quale vogliamo contribuire dando quel pò di visibilità che siamo in grado di fornire con questo blog. Vi invitiamo a consultare tutto materiale del convegno che il sito omonimo ha messo a disposizione di tutti. Le tematiche affrontate dal gruppo di lavoro Ecologia Urbane e Rurali ci sembravano più vicine ai temi che solitamente trattiamo e quindi ci siam permessi di riportare alcuni stralci del loro report finale in modo da poterli condividere anche con i nostri lettori.
Economia Solidale
Cosa rappresenta una domanda o uno strumento per tutto l’universo dell’ economia solidale? 
La risposta porta con sé una domanda: come possiamo far riconoscere la solidarietà? 
Il cibo, l’alimentazione, sono lo strumento chiave da cui è partita l’economia solidale. Tutto parte da qui. Ma non siamo solo agricoltura. E’ il tempo di costruire un’orchestra. Insieme. Creiamo un’intelaiatura di relazioni nel tempo, sempre più fitta, sempre più crescente e solida. Dobbiamo trovare nuovi modi per raccontarci, diversi e leggeri quanto solidi. Riusciamo a  sorprendere le persone? Riusciamo ad inventare strumenti di accelerazione culturale? Dobbiamo fare di più e meglio. 
Un’altra domanda: Pensiamo al produttore? E’ solo, si sente una riserva indiana. Creiamo 
occasioni di riconoscibilità, anche per i produttori. 
Individuiamo degli indicatori di solidarietà, degli indici di sostenibilità, di solidarietà, di benessere e benvivere. (v. Istat/BES, Bilancio Sociale), che diventino strumento per la domanda dell’economia solidale. Riusciamo a creare uno “scontrino” trasparente? Consentiamo a tutti i produttori, a chi opera nei servizi, di riconoscersi. 
Riusciamo a sensibilizzare le istituzioni locali che vogliono captare e fare propri le 10 colonne dell’economia solidale, valori e non numeri per amministrare ed essere sostenibili? 
Oggi non conosciamo il mondo che vogliamo costruire, ma vorremmo conoscere le singole diversità per non perdere nessuno lungo la strada, con cui creare un altro mondo possibile, a partire da un’altra economia possibile. Guardiamoci di più, sosteniamoci di più, conosciamoci di più. 
Abbiamo il privilegio di avere un certo tipo di bisogno. 
E poi: Riusciamo a rendere accessibile le percezioni del bisogno (prioritario e non) che noi abbiamo anche agli altri? 
Riusciamo a includere gli esclusi. Manca l’informazione. Non c’è consapevolezza nelle persone che si avvicinano ai Gas, che sono un elitè. 
Riusciamo a far comprendere la complessità? Incominciamo a fare informazione? 
Diamo visibilità alle pratiche. Noi siamo alternativa. Siamo la soluzione C. Ma soprattutto siamo GAS Gruppo di autoproduzione solidale, oltre che gruppi di acquisto solidale. 
Non dimenticando che…il profitto è una fragilità che l’economia solidale ha in comune con 
l’economia convenzionale. E’ superabile o no?  [Segue...]
Quale cornice o prospettiva più ampia può tenere insieme questi diversi percorsi? 
L’economia solidale può essere una grande opportunità in tempo di crisi. Si diffonde molto più di quello che crediamo. Abbraccia altri saperi, oltre l’agricoltura, affronta problematiche diverse, richiede risposte diverse, e l’economia solidale con le sue proposte è risposta plurale. Analizziamo gli elementi del cambiamento. Ogni progetto ogni azione può generare cambiamento. Se incominciamo a essere diffusi così si genera il cambiamento. Dal micro a macro. Riconoscere, quando ci sono gli elementi ,e metterli in rete. Generiamo sapere ma non ne siamo consapevoli. E’ importante che venga riconosciuto all’esterno e venga replicato. Promuovere dinamiche di cambiamento. Lavorare su progetti e processi non in maniera univoca. Costruire una cassetta degli attrezzi (indicatori, linee guida, progetti per fasi) complessa, a disposizione di tutti i territori, cassetta degli attrezzi ricca a disposizione per comunità resilienti. [Segue..]
Tra i documenti ho visto citato anche ScuoleSIP un’esperienza della quale avrei sempre voluto parlare e che vi accenno ora mettendo qui questo bellissimo video prodotto da loro
Qui trovate il comunicato che è stato redatto alla fine dell’Incontro Nazionale dell’Economia Solidale

lunedì 14 luglio 2014



non saremo presenti a questo evento, ma ci fa piacere promuoverlo!!!!

è un dato di fatto che più che più che il vento, sono le api che impollinano le piante!! 
no api..no food!!!!



Epiteatro e Ass. La Carovana
hanno il piacere di invitarvi a

il cantico delle api
Dall’agroindustria alla scomparsa delle biodiversità

il 30 luglio 2014 dalle 19.00
con un apericena e degustazione miele

contrada Carreggiano 26 - APPIGNANO (MC)

è previsto un contributo per la serata
info 333.4200084 (giorgio)

descrizione:
il cantico delle api
è un
Viaggio di narrazione in musica
con Andrea Pierdicca ed Enzo Monteverde
orchestrato da Antonio Tancredi, illuminato da Federico Canibus

L’obiettivo di questo spettacolo è quello di sostenere gli apicoltori nella lotta contro i pesticidi:
nemici moderni, intelligenti e letali. La morìa delle api è un “problema” che riguarda tutti.
Il loro declino ci avvisa che la vita su questo pianeta è in pericolo. Vita che dipende soprattutto da
quel “proletariato invisibile” costituito da piante, insetti, vermi, funghi, muffe, microrganismi e api.
E’ ormai accertato che i neonicotinoidi , nuove molecole sistemiche usate in agricoltura, sono la
causa principale della morte delle api. L’uso di questi pesticidi rimanda ad un modo di coltivare che
è cambiato, soprattutto negli ultimi trent’anni , e che si lega alle nostre scelte alimentari.
Ecco perché la morte delle api ci riguarda.
Le nostre scelte hanno la capacità di determinare il futuro delle generazioni a venire e della vita di
questo pianeta.
Questo viaggio prosegue grazie al calore e al sostegno di chi ci accoglie.

lunedì 23 giugno 2014



sono moltissime le realtà che stiamo incontrando che hanno la forte volontà di portare avanti modalità che sembravano perse nei decenni passati...

vi suggerisco di andare a scoprire su facebook la pagina di "cibo prossimo"

oppure la Cascina Barbàn, in Val Borbera..ragazzi, giovani adulti che hanno voglia di "resistere"!!



tutto questo ci rincuora e ci fa ben sperare che davvero..al di là dei proclami e dei moti di spirito..un mondo altro è possibile :) ..questo slogan suonerà un po retrò..eppure...

giovedì 12 giugno 2014


siamo quasi in partenza per Cardini..con le braccia stanche e la fronte sudata..è stata una faticaccia impastare a mano questi benedetti 180 kg di pane..finalmente un attimo di riposo..
e intanto un momento per ripensare a sabato scorso, quando siamo stati accolti dal gruppo di persone che con tanto impegno organizzano ZAC! il mercato contadino in via Livigno a Milano...
non vediamo l'ora di salutare di nuovo tutti in settembre!!!

Foto: Insieme !!!

mercoledì 11 giugno 2014

Genuino Clandestino: Inchiesta Itinerante sulle Resistenze Contadine

http://gcthebook.wordpress.com/

icona crowdfunding gcthebook

Il progetto

logo genuino clandestinoTra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera 2014, due fotografi (Sara Casna e Michele Lapini) e due attiviste di Campiaperti (Roberta Borghesi e Michela Potito) partono con un furgoncino Volkswagen alla volta di alcuni contadini che in tutta Italia fanno parte di Genuino Clandestino. Genuino Clandestino oggi è un movimento di comunità in lotta per l’autodeterminazione alimentareLeggi il manifesto.
Dal Piemonte alla Sicilia, il viaggio tocca sia realtà agricole produttive e consolidate, che piccole realtà nascenti grazie a quei circuiti di economia solidale che varie associazioni e reti in tutta Italia portano avanti con la pratica dell’auto-organizzazione.
Il libro è un diario di viaggio (con le foto e il racconto delle persone incontrate) e allo stesso tempo uno strumento per coloro che ne vogliono sapere di più sull’economia solidale.
Il manifesto e la storia della nascita del movimento aprono il libro, che continua con il racconto di viaggio, sempre accompagnato dal susseguirsi delle foto, e si conclude con le gli approfondimenti tematici che il movimento ha sviluppato finora.
Per essere anche strumento, non forza la narrazione incastrandola nelle tematiche che il movimento Genuino Clandestino ha sviluppato negli ultimi anni, ma racconta le storie dei volti, dei gesti, degli odori e dei sapori che gli autori incontrano nelle aziende agricole e nei mercati. Lascia infine la possibilità, ai lettori più curiosi, di approfondire i temi specifici nella seconda parte, che si sviluppa in accordo al tono narrativo della prima, semplicemente raccogliendo per temi gli spunti emersi durante il viaggio.
Così come l’economia solidale ha un approccio più aperto e partecipativo rispetto al mondo del libero mercato, questo libro ha l’ambizione essere coerente nel modo in cui si realizza e sviluppa: il viaggio e il lavoro infatti non hanno sponsor ma si avvalgono dei co-produttori attraverso il crowdfounding. Con la convinzione che, come nel mondo agricolo e nelle forme di economia solidale e alternativa, anche la produzione editoriale si può avvalere del supporto attivo dei consumatori, o co-produttori.
Ad ora il movimento GC dispone di una mailing list e di un blog, senza referenti nazionali fissi. Tutti i nuovi interessati ad aderire spesso si trovano in difficoltà a reperire le informazioni e non esiste alcun tipo di narrazione che spieghi cos’è Genuino Clandestino, da dove è nato e dove sta andando.
Questo libro innanzitutto vuole essere uno strumento di diffusione di pratiche per tutti coloro che vogliono sostenere la sovranità alimentare oggi.
Pur senza voler cristallizzare nella forma scritta la realtà di genuino clandestino, vuole contribuire a diffondere l’esperienza concreta maturata in questi anni, raccontare le storie di scelte – individuali e collettive – di vita rurale e di percorsi cittadini verso l’economia solidale e rendere disponibile a un pubblico più ampio la riflessione politica del movimento.Proprio come fa Genuino Clandestino, vuole comunicare la teoria a cominciare dalle pratiche.
Vuole comunicare realmente ai giovani una strada per scegliere la terra come fonte di sostegno per la propria vita, se non si hanno a disposizione grandi investimenti.
Vuole far vedere quale è l’alternativa ai posti di lavoro che l’industria della cementificazione crea.
Da dove si può uscire dalla crisi.
Vuole affascinare chi non ne sa nulla di economia solidale con la bellezza dei volti contadini.
Vuole essere un compagno di viaggio nella ricerca della propria identità.
Vuole contribuire a ridefinire l’immaginario collettivo della produzione del cibo.
Perché di questo si tratta, di facce e mani che lavorano la terra e aggiustano oggetti, riappropriandosi del diritto di esistere.


Cardini Critical Wine: Edizione 2014

Cardini Critical Wine: Edizione 2014:

venerdi, sabato e domenica, nell'entroterra di Sestri Levante a Cardini!!! Insomma, un bagnetto al mare di giorno e un giretto di degustazioni di vini naturali, biologici e tanto buon cibo!

VOLPEDO (AL) ogni sabato mattina!


invitiamo tutti a venire a Volpedo (AL) dove insieme ai produttori dell'associazione La Via del Sale, proponiamo il nostro pane..troverte frutta, verdura, formaggi di alpeggio, miele, vino, e tanto altro..
Volpedo si trova sulle colline tra Voghera e Tortona, è un bellissimo borgo medioevale, famoso anche per Pelizza da Volpedo e i suoi celebri quadri che potrete ammirare (riprodotti) in giro per il borgo..

venerdì 6 giugno 2014



ciao a tutti domani, 8 maggio saremo presenti al mercato di via livigno..il famoso ZAC e domenica 9 saremo al csoa COX18.