martedì 31 maggio 2016

APPUNTAMENTO STRAORDINARIO DA NON PERDERE!

Sabato 4 l'abituale ritrovo in un parco urbano di notte alla luce delle lucciole. Chi ha vissuto questa esperienza sa quanto sia emozionante ed è per questo che invita tutti a non perdere l'occasione di viverla. Ci si ritrova alle ore 21, presso l'ingresso Cabassi del Parco delle Cave, in via Carcano angolo via Forze Armate. Alla fine della camminata sarà possibile ascoltare anche della musica irlandese. Non mancate ne vale veramente la pena. Cascina LinternO

 


CHI SONO
Le lucciole appartengono all’ordine dei Coleotteri e alla famiglia dei Lampiridi, con circa 2000 specie in tutto il mondo. In Italia esistono 20 specie di lucciole, la più diffusa e comune è senza dubbio la Luciola italica a cui mi riferisco.

COME SI RICONOSCONO
La Luciola italica è lunga 5-9 mm, aspetto poco appariscente, occhi sviluppati, capo incassato nel pronoto, elitre morbide e organo della bioluminescenza sotto l’estremità addominale.  Il maschio è quello che si vede volare, mentre la femmina non è in grado di farlo ed aspetta il maschio sugli steli delle piante rispondendo ai richiami luminosi.

COSA MANGIANO
Gli adulti si nutrono poco o affatto, dal momento che il loro unico scopo è quello di riprodursi. Le larve invece sono predatrici di chiocciole e limacce. Afferrano le vittime con le mandibole e iniettano nel loro corpo un liquido digestivo che le riduce in poltiglia e ne permette l’assunzione e assimilazione. DOVE VIVONO
Dal momento che la dieta è costituita da lumache, la Luciola italica vive in zone umide e calcaree.  Inoltre per la sua sopravvivenza necessita di oscurità: lampioni e inquinamento luminoso in genere, ostacolano o addirittura impediscono l’incontro tra i due sessi.
COME SI SVILUPPANO
Lo sviluppo passa attraverso le fasi di uovo, larva, pupa ad adulto. La pupa è lo stadio immobile al cui interno avviene la trasformazione radicale dell’aspetto da larva a adulto.

PERCHÉ EMETTONO LUCE
La finalità è il proseguimento della specie. Per poter incontrare i partner della propria specie gli insetti usano diverse strategie, i grilli il suono, farfalle e coleotteri gli odori (feromoni) mentre le lucciole la luce. Ogni lucciola usa ritmi e intensità caratteristiche della propria specie. Sia il maschio che la femmina di Luciola italica, emettono luce intermittente durante la loro attività crepuscolare e notturna: questo spettacolo si può ammirare soprattutto nel periodo tra la fine di maggio e giugno (alle nostre latitudini). COME EMETTONO LUCE
La parte finale dell’addome è trasparente, dietro c’è uno strato costituito da una proteina, la luciferina, in questo strato sono immerse numerose diramazioni delle trachee, organi addetti al trasporto dell’ossigeno in tutto il corpo dell’insetto; in questo strato vi sono anche numerosi cristalli che hanno un’azione riflettente per intensificare la luce. È attraverso una semplice reazione chimica, un’ossidazione, che le lucciole producono luce, per “accendersi” devono solo fare arrivare più ossigeno alle trachee addominali. La presenza di acqua è importante perché avvenga la reazione ed è anche per questo che le lucciole vivono in ambienti umidi. La resa della luce è la più alta che si conosca, circa 92-98%, poiché si tratta di una luce fredda. Infatti confrontandola con una lampadina (a luce calda) veniamo a sapere che questa ha una resa solo del 4% dato che la maggior parte dell’energia viene dispersa sotto forma di calore. CURIOSITA’
Esiste una specie di lucciola esotica predatrice che per nutrirsi ha escogitato uno stratagemma “geniale”: utilizza il segnale luminoso tipico di altre specie per attirarle solo che ai maschi che credevano di aver finalmente trovato una compagna per accoppiarsi aspetta invece una fine ben diversa.


lunedì 30 maggio 2016

UN SANO FUOCO PER UN PANE SAPORITO , GENUINO E UNICO!!!



Nel forno costruito a regola d'arte
brucio fascine soprattutto di carpino,
un legno che dura nella combustione e la sua brace ha un potere calorico eccezionale!
Il mio blog nominato PastaMadrEdintorni (un grazie en pasant a Ema che ha avuto l'idea)
dove il "dintorni" vuole significare l'attenzione che portiamo alla natura , ringraziandola e rispettandola.
Nella quasi totalita' dei boschi dell'appennino c'é un abbandono esponenziale, la densita' della popolazione rimane molto bassa e quindi i boschi e la natura si riprendono il loro spazio ed io sono sono in diretta collaborazione con loro e li pulisco.
Certo con il tempo tutto si ricicla e diventa Humus, ma certa legna ci mette molto a tempo a marcire e potrebbe divenire una potenziale miccia per eventuali incendi! 





venerdì 20 maggio 2016

APPUNTAMENTI

Il pane e le focacce golose potrete trovarle
SABATO 21 MAGGIO
BOLLATE :P.ZA DELLA RESISTENZA
MERCATO CONTADINO 


DOMENICA 22 MAGGIO

ZONE AUTOGESTITE MILANESI
via sant'abbondio 4

Festival delle autoproduzioni
 


 
 

giovedì 19 maggio 2016

ALCUNE NOTE SUI CEREALI


Per "cereale" si intende propriamente ogni tipo di chicco o i prodotti suoi derivati: mais,
frumento, riso, pane e pasta sono degli esempi di derivati dai cereali.
Grano, riso, avena, segale e orzo presentano all’incirca la stessa forma ovale mentre il
miglio è rotondo e piccolo, il mais rotondo e grande e il saraceno, che non è una
graminacea ma una poligonacea, è di struttura piramidale.
Il germe è quella parte del chicco che formerà la nuova pianta, fornirà amido per nutrire la
nuova piantina.
Dunque possiamo dire che nel cereale l’amido sta al germe come il latte al vitello o come
la pappa reale sta all’ape regina.
La natura ci offre in un solo chicco la somma di una pianta intera e per questo il chicco
non andrebbe raffinato.
Sulla base del grado di trasformazione al quale vengono sottoposti, i cereali possono
essere suddivisi in 2 sottogruppi principali: i cereali integrali e i cereali raffinati.
I più coltivati al mondo sono il frumento, il riso e il mais, di cui vengono utilizzati
abitualmente i frutti, detti cariossidi, raccolti in spighe (nel caso del frumento, orzo, segale
e mais) oppure in pannocchie (come ad esempio accade per il riso e il mais).
Il frumento domina le colture cerealicole europee, mentre in Asia è molto più diffuso il riso;
l'America è d'origine e tuttora di maggior diffusione del mais, mentre il miglio è
caratteristico dell'alimentazione africana.
I cereali sono particolarmente ricchi di glucidi, e quindi gli alimenti preparati con i frutti di
queste piante garantiscono un notevole apporto calorico. Una grande quantità di fibre è
invece un tratto distintivo soprattutto dei cereali integrali, cioè quelli che non sono stati
trattati per eliminare la parte esterna del frutto (o glumella). Il riso non brillato è molto ricco
di zuccheri, vitamine e sali minerali.
Molti cereali, specialmente quelli utilizzati per i prodotti da forno, contengono glutine, una
proteina protagonista di una delle intolleranze alimentari più gravi: la celiachia.
Il riso è il cereale più consumato al mondo.
Alimento base di circa 1/3 della popolazione terrestre. Il riso è il nome di circa 19 specie di
piante erbacee annuali, della famiglia delle graminacee, ma solo la Oryza sativa è
importante per l’alimentazione umana. L’Oryza sativa è una pianta originaria delle regioni
dell’Asia sudorientale si dice coltivata in modo intensivo da più di 7000 anni, come
dimostrano alcuni reperti databili intorno al 5000 a.C., ritrovati nella Cina orientale, e ad
altri reperti risalenti al 6000 a.C. ritrovati in una caverna della Thailandia settentrionale.
I cereali, soprattutto quelli integrali, sono
un'importante fonte di carboidrati
complessi, proteine, fibre solubili e
insolubili, vitamine del gruppo B (tiamina,
riboflavina, niacina, piridossina e acido
folico) e vitamina E, nonché minerali (ferro,
zinco, magnesio e selenio).
I carboidrati contenuti nei cereali sono
carboidrati complessi (amido). La co-presenza
di fibre contribuisce a rendere questi
carboidrati un carburante d'eccellenza soprattutto per il cervello, in quanto vengono
assorbiti dall'intestino lentamente e contribuiscono a mantenere stabili per molto tempo i
livelli di glicemia. Sono inoltre dei carboidrati che apportano relativamente poche calorie
rispetto al loro volume e vanno quindi sfruttati per raggiungere il senso di sazietà, fatto che
impedisce di eccedere nell'assunzione di calorie.
Le proteine sono i mattoni per la formazione dei muscoli, delle ossa, della pelle, della
cartilagine e del sangue. Le proteine fornite dai cereali sono di buona qualità, anche se
contengono quantità limitate di lisina (aminoacido limitante). Questo aminoacido è però
contenuto negli altri cibi vegetali che vanno assunti nel contesto di una dieta equilibrata, e
la sua relativa scarsezza non costituisce quindi un problema reale. Pertanto, le proteine
ottenute da questo gruppo e dal gruppo dei legumi sono proteine complete e sono
contenute in quantità adeguata, purché sia soddisfatto il fabbisogno calorico giornaliero
attraverso l'assunzione variata di cibi vegetali.
Le fibre dei cereali integrali, assunti nel contesto di una dieta equilibrata, contribuiscono
a ridurre i livelli ematici di colesterolo e il rischio di malattie vascolari. Le fibre sono inoltre
importanti per il normale funzionamento dell'intestino e contribuiscono a prevenire la stipsi
e la diverticolosi. Inoltre i cibi ricchi di fibre come i cereali hanno una ridotta densità
calorica, che si riduce ulteriormente con la cottura, e che permette di raggiungere il senso
di sazietà con l'assunzione di una quantità ridotta di calorie. Se i cereali integrali sono una
buona fonte di fibre, i cereali raffinati ne contengono di norma una quantità molto limitata.
Le vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina, niacina, piridossina e acido folico) hanno
un ruolo importante nei processi metabolici energetici e sono essenziali per l'integrità del
Sistema Nervoso e la formazione dei tessuti. Il contenuto di queste vitamine è scarso nei
cereali raffinati, a meno che non siano addizionati.
L'acido folico è inoltre importante per la produzione dei globuli rossi. Le donne in età
fertile e le donne nel primo trimestre di gravidanza dovrebbero assumere adeguate
quantità di acido folico, a partire da cibi vegetali e integratori. L'acido folico è infatti in
grado di prevenire lo sviluppo di spina bifida, altri difetti del tubo neurale e anencefalia nel
feto.
La vitamina E è una vitamina dal potente effetto antiossidante, che protegge i tessuti,
nonché altri nutrienti quali il beta-carotene e gli acidi grassi essenziali dall'ossidazione. E'
contenuta nei cereali integrali.
I cereali integrali e alcuni tipi di cereali raffinati addizionati sono buone fonti di ferro. Il
ferro è un minerale indispensabile per il trasporto dell'ossigeno da parte dei globuli rossi.
L'anemia da carenza di ferro è molto diffusa nella popolazione mondiale,
indipendentemente dal tipo di dieta seguito. Ne sono affetti soprattutto le donne in età
fertile e gli atleti. Queste persone possono ricavare il loro fabbisogno di ferro dai cibi
vegetali, che forniscono buone quantità di ferro non-eme, il cui assorbimento viene molto
aumentato dalla contemporanea assunzione di cibi ricchi di vitamina C.
I cereali integrali sono buone fonti di magnesio. Il magnesio è un minerale che entra nella
struttura dello scheletro e che interviene nel metabolismo energetico del muscolo.
Sono anche una buona fonte di selenio. Il selenio è un minerale a potente azione
antiossidante e che contribuisce all'integrità del sistema immunitario.
I cereali integrali sono buone fonti di zinco. Lo zinco è un minerale che entra in molte
reazioni metaboliche e ha un ruolo importante nel funzionamento del sistema immunitario
e nell'integrità della cute e degli annessi.
I cereali integrali contengono l'intero patrimonio nutritivo del chicco, cioè lo strato di
crusca e il germe, ricche fonti di fibre, vitamine e minerali, e l'endosperma, fonte di amido
e proteine. A questo sottogruppo appartiene il cereale in chicco "integrale" o "decorticato"
(cioè privato della pula) e tutti i prodotti che ne derivino. In Europa i cereali più importanti
sono i chicchi di frumento, riso, mais, avena, segale e orzo, tutti della famiglia delle
graminacee.
Tutti i cereali hanno una struttura simile, suddivisa in tre parti: l’endosperma interno
amidaceo, il germe o embrione e la crusca esterna, che forma uno strato protettivo
intorno al chicco. La fibra alimentare (di tipo solubile o insolubile, a seconda del cereale)
è stata a lungo considerata la componente dei cereali integrali più utile per proteggere la
salute. Tuttavia, oggi sempre più dati dimostrano che ci sono altre sostanze nei cereali
integrali che hanno effetti benefici sulla salute, come la vitamina E e diverse vitamine del
gruppo B, numerosi minerali come ferro, magnesio, zinco e selenio e vari composti
fitochimici protettivi. Questa moltitudine di sostanze nutrienti e utili alla salute possono
agire sinergicamente e il “pacchetto completo” può quindi esercitare un maggior beneficio
sulla salute di quello che si potrebbe ottenere dalla somma delle singole componenti