Sabato 4 l'abituale ritrovo in un parco urbano di notte alla luce delle
lucciole. Chi ha vissuto questa esperienza sa quanto sia emozionante ed è
per questo che invita tutti a non perdere l'occasione di viverla. Ci si
ritrova alle ore 21, presso l'ingresso Cabassi del Parco delle Cave,
in via Carcano angolo via Forze Armate. Alla fine della camminata sarà
possibile ascoltare anche della musica irlandese. Non mancate ne vale
veramente la pena. Cascina LinternO
CHI SONO
Le lucciole appartengono all’ordine dei Coleotteri e alla famiglia dei
Lampiridi, con circa 2000 specie in tutto il mondo. In Italia esistono 20
specie di lucciole, la più diffusa e comune è senza dubbio la Luciola italica
a cui mi riferisco.
COME SI RICONOSCONO
La Luciola italica è lunga 5-9 mm, aspetto poco appariscente, occhi
sviluppati, capo incassato nel pronoto, elitre morbide e organo della
bioluminescenza sotto l’estremità addominale. Il maschio è quello che
si vede volare, mentre la femmina non è in grado di farlo ed aspetta il
maschio sugli steli delle piante rispondendo ai richiami luminosi.
COSA MANGIANO
Gli adulti si nutrono poco o affatto, dal momento che il loro unico scopo è
quello di riprodursi. Le larve invece sono predatrici di chiocciole e limacce.
Afferrano le vittime con le mandibole e iniettano nel loro corpo un liquido
digestivo che le riduce in poltiglia e ne permette l’assunzione e
assimilazione. DOVE VIVONO
Dal momento che la dieta è costituita da lumache, la Luciola italica vive in
zone umide e calcaree. Inoltre per la sua sopravvivenza necessita di
oscurità: lampioni e inquinamento luminoso in genere, ostacolano o addirittura
impediscono l’incontro tra i due sessi.
COME SI SVILUPPANO
Lo sviluppo passa attraverso le fasi di uovo, larva, pupa ad adulto. La pupa è
lo stadio immobile al cui interno avviene la trasformazione radicale
dell’aspetto da larva a adulto.
PERCHÉ EMETTONO LUCE
La finalità è il proseguimento della specie. Per poter incontrare i partner
della propria specie gli insetti usano diverse strategie, i grilli il suono,
farfalle e coleotteri gli odori (feromoni) mentre le lucciole la luce. Ogni
lucciola usa ritmi e intensità caratteristiche della propria specie. Sia il
maschio che la femmina di Luciola italica, emettono luce intermittente durante
la loro attività crepuscolare e notturna: questo spettacolo si può ammirare
soprattutto nel periodo tra la fine di maggio e giugno (alle nostre
latitudini). COME EMETTONO LUCE
La parte finale dell’addome è trasparente, dietro c’è uno strato costituito
da una proteina, la luciferina, in questo strato sono immerse numerose
diramazioni delle trachee, organi addetti al trasporto dell’ossigeno in tutto
il corpo dell’insetto; in questo strato vi sono anche numerosi cristalli che
hanno un’azione riflettente per intensificare la luce. È attraverso una semplice
reazione chimica, un’ossidazione, che le lucciole producono luce, per
“accendersi” devono solo fare arrivare più ossigeno alle trachee addominali.
La presenza di acqua è importante perché avvenga la reazione ed è anche per
questo che le lucciole vivono in ambienti umidi. La resa della luce è la più
alta che si conosca, circa 92-98%, poiché si tratta di una luce fredda.
Infatti confrontandola con una lampadina (a luce calda) veniamo a sapere che
questa ha una resa solo del 4% dato che la maggior parte dell’energia viene
dispersa sotto forma di calore. CURIOSITA’
Esiste una specie di lucciola esotica predatrice che per nutrirsi ha escogitato
uno stratagemma “geniale”: utilizza il segnale luminoso tipico di altre specie
per attirarle solo che ai maschi che credevano di aver finalmente trovato una
compagna per accoppiarsi aspetta invece una fine ben diversa.
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