mercoledì 11 giugno 2014

Genuino Clandestino: Inchiesta Itinerante sulle Resistenze Contadine

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Il progetto

logo genuino clandestinoTra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera 2014, due fotografi (Sara Casna e Michele Lapini) e due attiviste di Campiaperti (Roberta Borghesi e Michela Potito) partono con un furgoncino Volkswagen alla volta di alcuni contadini che in tutta Italia fanno parte di Genuino Clandestino. Genuino Clandestino oggi è un movimento di comunità in lotta per l’autodeterminazione alimentareLeggi il manifesto.
Dal Piemonte alla Sicilia, il viaggio tocca sia realtà agricole produttive e consolidate, che piccole realtà nascenti grazie a quei circuiti di economia solidale che varie associazioni e reti in tutta Italia portano avanti con la pratica dell’auto-organizzazione.
Il libro è un diario di viaggio (con le foto e il racconto delle persone incontrate) e allo stesso tempo uno strumento per coloro che ne vogliono sapere di più sull’economia solidale.
Il manifesto e la storia della nascita del movimento aprono il libro, che continua con il racconto di viaggio, sempre accompagnato dal susseguirsi delle foto, e si conclude con le gli approfondimenti tematici che il movimento ha sviluppato finora.
Per essere anche strumento, non forza la narrazione incastrandola nelle tematiche che il movimento Genuino Clandestino ha sviluppato negli ultimi anni, ma racconta le storie dei volti, dei gesti, degli odori e dei sapori che gli autori incontrano nelle aziende agricole e nei mercati. Lascia infine la possibilità, ai lettori più curiosi, di approfondire i temi specifici nella seconda parte, che si sviluppa in accordo al tono narrativo della prima, semplicemente raccogliendo per temi gli spunti emersi durante il viaggio.
Così come l’economia solidale ha un approccio più aperto e partecipativo rispetto al mondo del libero mercato, questo libro ha l’ambizione essere coerente nel modo in cui si realizza e sviluppa: il viaggio e il lavoro infatti non hanno sponsor ma si avvalgono dei co-produttori attraverso il crowdfounding. Con la convinzione che, come nel mondo agricolo e nelle forme di economia solidale e alternativa, anche la produzione editoriale si può avvalere del supporto attivo dei consumatori, o co-produttori.
Ad ora il movimento GC dispone di una mailing list e di un blog, senza referenti nazionali fissi. Tutti i nuovi interessati ad aderire spesso si trovano in difficoltà a reperire le informazioni e non esiste alcun tipo di narrazione che spieghi cos’è Genuino Clandestino, da dove è nato e dove sta andando.
Questo libro innanzitutto vuole essere uno strumento di diffusione di pratiche per tutti coloro che vogliono sostenere la sovranità alimentare oggi.
Pur senza voler cristallizzare nella forma scritta la realtà di genuino clandestino, vuole contribuire a diffondere l’esperienza concreta maturata in questi anni, raccontare le storie di scelte – individuali e collettive – di vita rurale e di percorsi cittadini verso l’economia solidale e rendere disponibile a un pubblico più ampio la riflessione politica del movimento.Proprio come fa Genuino Clandestino, vuole comunicare la teoria a cominciare dalle pratiche.
Vuole comunicare realmente ai giovani una strada per scegliere la terra come fonte di sostegno per la propria vita, se non si hanno a disposizione grandi investimenti.
Vuole far vedere quale è l’alternativa ai posti di lavoro che l’industria della cementificazione crea.
Da dove si può uscire dalla crisi.
Vuole affascinare chi non ne sa nulla di economia solidale con la bellezza dei volti contadini.
Vuole essere un compagno di viaggio nella ricerca della propria identità.
Vuole contribuire a ridefinire l’immaginario collettivo della produzione del cibo.
Perché di questo si tratta, di facce e mani che lavorano la terra e aggiustano oggetti, riappropriandosi del diritto di esistere.


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